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Il Sigep, l'appuntamento più importante al mondo dedicato al gelato artigianale e all'arte del dolce,  ha fatto  da ribalta alla frutta in guscio prodotta in Italia, grazie alla campagna di promozione promossa dal Ministero dell'Agricoltura.

Una quattro giorni di masterclass con degustazione, condotte da Ismea e dal maestro Federico Anzellotti, in cui maestri pasticceri e gelatieri di fama internazionale hanno dato vita a  creazioni a base di noci, nocciole, castagne, mandorle, pistacchi e carrube, rigorosamente di provenienza nazionale. Insieme ai maestri pasticceri, le masterclass vedono la partecipazione attiva di alcune Organizzazioni di Produttori di frutta in guscio che contribuiscono con le loro testimonianze a valorizzare questo settore strategico per la pasticceria italiana.

L'iniziativa fa parte della campagna di promozione "Frutta in guscio. Dentro c'è l'Italia" che muove dall'esigenza di fare sistema tra le piccole realtà che contraddistinguono il settore, moltiplicando le occasioni di confronto, scambio e aggregazione tra gli operatori della filiera, con l'obiettivo di valorizzare e incentivare queste produzioni.

Un settore, quello della frutta in guscio, che vale attualmente circa 300 milioni di euro, alla fase agricola, ma che ha importanti prospettive di sviluppo in Italia.

Ogni anno il nostro Paese importa ingenti quantitativi di frutta in guscio per far fronte al fabbisogno dell'industria dolciaria, in grande espansione sui mercati esteri.

Anche sul fronte domestico, i prodotti della filiera stanno beneficiando dell'interesse crescente dei consumatori verso gli alimenti salutari a elevato contenuto nutrizionale, che si è tradotto nel 2023 in una positiva tendenza degli acquisti a volume della categoria, in controtendenza rispetto alla generale contrazione degli acquisti agroalimentari.

La campagna targata Masaf-Ismea muove appunto dalla consapevolezza delle grandi potenzialità di questo settore, a tutt'oggi ancora fortemente concentrato negli areali produttivi storici, e la cui espansione, grazie all'interesse dell'industria nazionale a valorizzare la materia prima di provenienza italiana, potrebbe costituire un'opportunità per molti imprenditori agricoli lungo la Penisola.

All'interno del ricco palinsesto di iniziative dell'area espositiva del Ministero dell'Agricoltura e dell'Ismea,  si è tenuto il talk tra il ministro Francesco Lollobrigida e il maestro Iginio Massari, incentrato sul provvedimento che istituisce il riconoscimento "Maestro dell'arte della cucina italiana", che ha da poco concluso l'esame in commissione alla Camera. Conferito annualmente a coloro che si siano distinti nel campo della gastronomia, pasticceria e gelateria, il premio è un ulteriore tassello in quel progetto di valorizzazione dell'eccellenza del Made in Italy agroalimentare che il Ministero sta portando avanti.

"Ismea - ha dichiarato il ministro Lollobrigida - è un'agenzia importantissima del nostro Ministero dell'Agricoltura e della sovranità alimentare.  Insieme al commissario Proietti e al direttore Zaganelli, stiamo lavorando per rafforzare ulteriormente il ruolo e i servizi di questo Istituto nel settore agroalimentare, tra i quali trovano posto anche le campagna di promozione a supporto delle nostre eccellenze, come appunto questa sulla frutta in guscio.  Come spiegava il maestro Iginio Massari, i prodotti non sono tutti uguali: le nocciole delle Langhe, le mandorle d'Avola o i pistacchi di Bronte, per citarne solo alcuni, hanno una loro distintività che proviene dal legame con quello specifico territorio e da una qualità che va, adeguatamente, riconosciuta e valorizzata. Lo slogan e il visual che abbiamo lanciato per questa campagna "Frutta in guscio. dentro c'è l'Italia" sta a rimarcare proprio questo concetto. Ogni frutto porta dietro l'unicità di una cultura inimitabile e inconfondibile, fatta di eccellenze e di saper fare che tutto il mondo ci riconosce".