Gentile utente, questo sito utilizza i cookies per migliorare e facilitare la tua esperienza di navigazione e per fornirti servizi ed annunci in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, premendo su Accetta o proseguendo la navigazione all'interno del sito acconsenti all’uso dei cookie.

L'amore per il proprio territorio la conoscenza, le competenze e  le basi per la valorizzazione delle vasche di Cassiodoro di località San Martino di Copanello a Stalettì (Cz).

Un momento del convegno

Queste le basi dell'incontro voluto dall'imprenditore Giovanni Gatti, presso il lido Blanca Cruz di Caminia, una serata che ha registrato la presenza di numerosi studiosi tra cui: archeologici, geologici storici.

L'evento è stato il lancio di un progetto piu ampio che prevede la valorizzazione e la fruizione di quest'importante luogo.

I lavori sono stati introdotti e moderati dal giornalista Salvatore Condito che ha tracciato la storia di questo promontorio, evidenziando gli sforzi di tante associazioni  e realtà ambientaliste (Italia Nostra, Archeoclub, Wwf e Verdi) che hanno contribuito a tutelare e proteggere dai vandali del cemento che sul territorio hanno creato vere devastazioni.

Nel suo intervento il giornalista ha ricordato il progetto "Cassiodoro" voluto negli anni Ottanta dallo studioso ed ex assessore alla Cultura, Domenico Condito che ha portato alla creazione del centro polifunzionale Palazzo Aracri, oltre che a numerose campagne scavi.

L'imprenditore Giovanni  Gatti ha evidenziato come le vasche di Cassiodoro devono essere fruibili e visitabili in grado di diventare "bene attrattivo turistico", rilevando gli sforzi di tanti volontari che hanno contribuito a questa prima giornata di studio e conoscenza.

Una mattinata che ha visto all'opera dell'Associazione sommozzatori di Satriano, guidata da Paolo Palladino con la supervisione della Soprintendenza archeologica e Belle Arti di Cosenza, rappresentata da  Paola Caruso. Le vasche di Cassiodoro, rientrano nei possedimenti dello statista Flavio Magno Aurelio Cassiodoro, qui fondò il suo "Vivarium" e allevava i pesci in vasche naturali per i suoi monaci. Le immersioni sono state illustrate da  Palladino. In un video ne sono stati fatti vedere i fondali: materiale fittile, ma anche tracce di anfore, tutto questo andrebbe esplorato in profondità, sensibilizzando il Ministero dei Beni culturali.

Un sito di rilevanza scientifica internazionale tanto studiato attraverso numerose campagne scavi, realizzate negli anni da parte dell'Ecole Francaise di Roma, che ha portato alla luce reperti e ceramiche, che avranno collocazione nel Museo archeologico. L'importanza  che il territorio possa diventare un luogo di attrattiva e conoscenza è stata evidenziata dal geologo Pier Paolo Pasqua e dallo studioso Giuseppe Rachetta,  il quale ha lanciato la creazione di un video sulla storia della Grotta di San Gregorio  a Caminia.

Nel suo intervento il sindaco Alfonso Mercurio, ha evidenziato  interventi diretti di valorizzazione  e tutela del sito, attraverso un nuovo strumento urbanistico di piano di recupero del paesaggio, inserendo questa proposta di tutela. Il vicesindaco Rosario Mirarchi  ha parlato di una nuova stagione, attraverso un progetto globale che tenga conto di tutti gli aspetti per creare un'oasi naturalistica che valorizzi e tuteli l'area.

Un contributo scientifico è arrivato dal giornalista Luigi Stanizzi, il quale ha informato che a Roma, il 12 ottobre, per opera del Centro studi Cassiodorei di Squillace, guidato da don Antonio Tarzia, si svolgerà la presentazione dell'opera omnia di monsignor Antonio Cantisani, arcivescovo emerito della Diocesi di Catanzaro Squillace, profondo studioso di Cassiodoro.

L'imprenditore Giovanni  Gatti, ha auspicato che in futuro le vasche di Cassiodoro possano essere visitate e rese fruibili per i visitatori, creando un indotto economico per i giovani attraverso la creazione di una cooperativa.