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Gal "Serre Calabresi", valorizzazione della lana locale, volge al termine il progetto di cooperazione transnazionale "Alias". La presentazione dello studio condotto, venerdì 14 giugno, a Catanzaro, alla Cittadella regionale.

È giunto alla fase conclusiva il progetto di cooperazione transnazionale “Alias - Allevamento, Impatto ambientale e Trasformazione”, volto a valorizzare la lana locale.

Il progetto, promosso dal Gal “Serre Calabresi” in qualità di capofila, coinvolge quali partner il Gal “Trikala” dalla Grecia, il Gal “La Serena” dalla Spagna e quali partner associati la Cooperativa francese “Ardelaine”, la Escuela de Pastores de Extremadura dalla Spagna e per l’Italia anche l'Arsac.

Circa tre anni di lavoro e di confronto tra i partner per lo scambio di buone pratiche e di osservazioni che culminerà nelle attività delle giornate del 13 e 14 giugno.

In particolare durante un apposito convegno, che si terrà giorno 14, alle ore 9 presso la Cittadella regionale, saranno presentati i risultati del progetto nell’ambito del quale è stato condotto uno studio di sostenibilità economica ed ambientale dei diversi scenari di sviluppo della lana locale e nelle aree dei partner, fornendo anche indicazioni utili agli allevatori per ottimizzare la qualità della lana, la gestione del gregge e le tecniche di tosatura, anche in considerazione del benessere animale.

 «Il progetto -  ha spiegato il presidente del Gal “Serre Calabresi”, Marziale Battaglia – tiene conto, della normativa europea (Reg. Ce 1069/2009), la quale stabilisce che la lana è un sottoprodotto di origine animale che, se non utilizzato e trasformato in prodotto, deve essere smaltito. Un’operazione che comporta degli oneri per gli allevatori, incidendo sui costi di produzione, un disincentivo a portare avanti un’attività che è tipica della tradizione rurale.

La lana deve ritornare ad essere valore, non solo economico, ma anche sociale e culturale, per gli allevatori. In riferimento alla lana leghiamo immediatamente il suo impiego alla produzione di filato, ma ci sono anche usi alternativi, come la produzione di tappeti o a pannelli per la coibentazione. In tale direzione risulta utile la promozione di start up e filiere. Pensiamo ad un centro di stoccaggio che ritiri la lana, senza alcun onere per l’allevatore».
In questa direzione, l’esperienza proficua del progetto, rientrante nel Pal Spes 2014-2020, avrà continuità con il progetto “Leadersheep”, previsto dalla Strategia di Sviluppo locale 2023-2027, e che amplierà la partnership con il coinvolgimento di ulteriori soggetti ed enti.

Il fitto calendario delle prossime attività prevede: per la mattina di giovedì 13, presso la sede del Gal a Chiaravalle, un meeting di lavoro tra i rappresentanti dei vari partner del progetto, nel pomeriggio una visita di studio presso il Centro Sperimentale Dimostrativo Arsac di San Pietro Lametino.

Clou degli eventi, venerdì 14, presso la sala Oro della Cittadella regionale a Catanzaro, a partire dalle ore 9, con la presenza e l’intervento di autorità, esperti di primo piano del settore e partner internazionali del progetto. Chi volesse seguire l’evento online potrà collegarsi al seguente link https://lc.cx/OhCuDB

Nel pomeriggio la visita al Lanificio Leo di Soveria Mannelli.