Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria celebra, con diverse iniziative, le due giornate dedicate all'olio e al vino, alimenti che rivestono da sempre un ruolo di primo piano nella cultura e nella civiltà mediterranee.
Il 20 e il 21 aprile, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo celebra la Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio, nell’ambito di un protocollo d’intesa con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e con l’Associazione Italiana Sommelier.
Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria festeggia le due giornate dedicate a due protagonisti della cultura e della civiltà mediterranee, e calabresi in particolare, organizzando una ricca serie di eventi.
La mattina di venerdì 20 aprile sarà dedicata alle attività didattiche per le scuole primarie, con visite guidate a tema: “Il vino e l’olio in Magna Grecia. Alle origini di una tradizione millenaria”, a cura degli studenti dell’Alternanza Scuola-Lavoro: ore 10.00, 12.00, 15.00, 17.00.
Sabato 21, l’ingresso sarà gratuito per tutti. Una visita guidata a tema si svolgerà la mattina alle ore 12.
A partire dalle ore 11.30, si terrà il convegno “L’olio in Calabria: un’identità da riscoprire, un patrimonio da valorizzare”.
Dopo i saluti istituzionali, del direttore del Marrc, Carmelo Malacrino, e della presidente dell’Ais Calabria, Maria Rosaria Romano, interverranno: Ivana Vacirca, funzionario archeologo del Museo, che parlerà della storia dell’olio in Magna Grecia, dai contesti più antichi all’età romana; l’agronomo Antonio Fazari, dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, sulla biodiversità dell’olio e prospettive di mercato; il funzionario agrario dell’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione delle Frodi Fernando Verdiglione, relazionerà sulle attività di tutela del Made in Italy. Modererà l’incontro il giornalista Gianfranco Manfredi.
«La cultura non è qualcosa di esterno a un territorio. È la linfa vitale di una comunità, che si costruisce a partire dalle abitudini del quotidiano, che costituiscono uno stile di vita riconoscibile e trasmissibile di generazione in generazione», dichiara il direttore Malacrino. «Questo patrimonio intangibile si eredita, attraverso i secoli e i millenni, nelle testimonianze materiali custodite ed esposte nel Museo. La Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio assume una importanza particolare nel 2018, Anno del Cibo Italiano promosso in collaborazione dal Mibact con il Mipaaf».
Domenica 22 aprile, il LionsClub arricchirà l’offerta mattutina per i visitatori del Marrc con una conferenza sul tema “La Magna Grecia del terzo millennio. Risorse, opportunità, fattori di sviluppo”, in sala conferenze, dalle ore 9.00 alle 14.00.
Ai saluti del direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, Carmelo Malacrino, e del presidente del Lions Club di Reggio Calabria Silvio Dottola, interverranno: gli archeologi Claudio Sabbione e Margherita Milanesio Macrì, della Commissione Scientifica del Service, e Giacomo Maria Oliva, responsabile della Biblioteca del Marrc e dei Musei Diocesani della Calabria e direttore del Museo Diocesano di Gerace.
«La cultura di un popolo – afferma Oliva – si esprime attraverso diverse manifestazioni. La Calabria, che ha subito la distruzione di vari terremoti, ha il patrimonio archeologico e quello artistico ecclesiastico. Gli oggetti rituali e votivi sono le maggiori espressioni di una cultura religiosa sopravvissuta alle catastrofi naturali e ai predoni. I Musei Diocesani custodiscono una ricchezza sconosciuta di beni culturali: il Codex Purpureus di Rossano, la Stauroteca in oro e argento donata da Federico II a Cosenza, l’arazzo fiammingo di Jan Leyniers a Gerace. E il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria racchiude il patrimonio di tutta la regione, in quanto nella sua collezione sono presenti tutte le città della Magna Grecia. I Musei Diocesani, con le loro risorse economiche limitate, e il Marrc sono la ricchezza straordinaria del territorio e possono essere il volano di uno sviluppo futuro».