Dalla narrativa all'antropologia, dal giornalismo all'ambiente, alla storia, dal mondo accademico all'arte cinematografica. Sono tanti i personaggi che animeranno il festival Sciabica, all sua terza edizione, che si terrà dal 21 al 23 settembre a Soveria Mannelli (Cz).
A Sciabaca 2018 "Anime nere" spegnerà dieci candeline. Venerdì 21 settembre alle 21.30, a Soveria Mannelli, a conclusione del primo giorno di Sciabaca Festival, il festival di viaggi e culture mediterranee promosso da Rubbettino editore, si terrà presso l'Officina della cultura e della creatività l'incontro dal titolo "Dall'Aspromonte al mondo, andata e ritorno. Letteratura e cinema a dieci anni da Anime nere".
Con questo evento la Casa editrice Rubbettino intende celebrare il decimo anniversario della pubblicazione di "Anime nere", in occasione dell'annuncio della prossima uscita dell'edizione America del libro.
Al dibattito prenderanno parte Gioacchino Criaco, autore del libro e coautore della sceneggiatura del film omonimo per la regia di Francesco Munzi, il regista e sceneggiatore Mimmo Calopresti e la giornalista Maria Teresa D'Agostino.
«Per un africoto, riottoso, ribelle e irredimibile – ha dichiarato Gioacchino Criaco per l'occasione – il cammino di "Anime nere" è stato quello che solo i sogni possono permettere. Il destino non è frutto del caso, la sua strada la segnano le azioni responsabili. Il caso non ci ha regalato nulla.
Ha mutato la mia vita, e cambiato il destino letterario di molti autori calabresi. C'era buona letteratura calabrese prima, ma "Anime Nere" ha aperto per tutti spazi solo sognati. E "Anime Nere" il film ha fatto diventare la Calabria terra di cinema, e anche se pochi ce lo riconosceranno, abbiamo fatto tanto, più per gli altri che per noi stessi.
Nel decennale, dopo la pubblicazione francese e tedesca è arrivata la traduzione americana. "Camminavamo veloci", era l'incipit di "Anime Nere", che era ed è un auspicio, per noi e per gli altri».
A Sciabaca 2018, sabato arriverà anche Massimo Palanca, il leggendario centravanti del Catanzaro, passato alla storia del calcio per aver segnato tredici gol da calcio d'angolo. "O' Rey" interverrà alla prima presentazione ufficiale del nuovo libro di Ettore Castagna, che proprio da questa leggendaria impresa trae il titolo "Tredici gol dalla bandierina" (Rubbettino 2018), che si terrà sabato 22 dalle 21.30 presso i locali dell'Officina della Cultura e della Creatività, in Piazza Bonini a Soveria Mannelli.
La presentazione, che avrà la forma di un reading-concerto, vedrà inoltre la partecipazione del noto comico catanzarese Enzo Colacino.
Il libro è un romanzo di formazione in cui l'autore ripercorre gli anni '70, vissuti con straordinaria intensità dal protagonista a Catanzaro, città sospesa in quegli anni tra il desiderio giovanile di rivoluzione e i sogni di gloria che la squadra cittadina, all'epoca in serie A, regalava ai suoi abitanti.
Nel libro di Castagna, i tredici gol segnati dalla bandierina fra il 1974 e il 1981 diventano allora metafora e la parabola di una giovinezza. Quella di un ragazzo che sogna vita, musica e rivoluzione rivolgendosi alla figura mitica di Massimeddu (Massimo) Palanca, leggendaria ala sinistra del Catanzaro.
Un'intera comunità, da sempre ai margini della vita nazionale, vive le gesta sportive del proprio idolo come un momento di riscatto. Per molti Palanca diviene il piccolo Mao-TzeTung del tiro a effetto, l'ala sinistra di sinistra, il leader capace di far sognare. Con lui cerca un dialogo irreale Vito Librandi, il protagonista, parallelamente immerso nel grande movimento giovanile di quegli anni.
È la Rivoluzione vista e sognata dalla provincia, in un misto di ironia e surrealtà. L'epoca in cui tutto si discute e si trasforma, in una luce irregolare e travolgente: l'amore, la politica, l'impegno civile, la libertà sessuale. Un'immagine inedita e molto contemporanea di un Sud spesso considerato solo periferia.
Un racconto agrodolce sulle illusioni e le disillusioni di una generazione nel quale la vita di alcuni compagni di liceo e gli eventi calcistici della loro squadra si fondono in un equilibrio bello e imperfetto. Che non potrà durare.
Al festival di Soveria Mannelli, approda anche il nuovo romanzo di Sonia Serazzi. Il libro sarà presentato domenica 23 settembre dalla giornalista Simonetta Sciandivasci .
È un pezzo di Sud diverso, un altro «Sud che sfugge a tutti e che non è neppure quello virtuoso, impiegato ora più che mai nella retorica del riscatto, quel Sud efficiente, un po' svizzero, un po' californiano, che vuole stabilirsi come organicità e non come anomalia, quello delle eccellenze, per intenderci, su cui, legittimamente, giustamente, ci si occupa, ciclicamente, in un articolo, in un servizio sulla televisione del mattino, in meritevoli libri e sempre con lo stesso tono "non lo direste mai, e invece". La Calabria di Rosa Sirace (la protagonista del romanzo di Sonia Serazzi) è un inedito assoluto, un così com'è senza perché».
Così Simonetta Sciandivasci, giornalista per «Il Foglio», «Linkiesta» e «La Verità», in un lungo e denso articolo apparso su «Il Foglio» descrive il Sud de "Il cielo comincia dal basso", il nuovo libro di Sonia Serazzi che tanto sta facendo discutere di sé appassionando critica e pubblico.
E sarà proprio Simonetta Sciandivasci a presentare il romanzo nell'ambito di Sciabaca 2018. La conversazione si terrà domenica alle ore 17.30 nei giardini dell'antico palazzo baronale Passalacqua (oggi Marasco).
Protagonista del romanzo è Rosa Sirace, una che impara a fiorire nel posto che ha, e fiorendo scrive la sua vita di cose piccole su un'agenda: fogli con sopra il numero del giorno, e la carta che tiene il conto ripete quotidianamente che una storia non ha tutto lo spazio e il tempo che vuole. Così Rosa Sirace disciplina fatti, incontri e volti costringendoli sulle righe, e sceglie di essere sincera su quello che c'è intorno: la verità resiste a ogni poco. Allora la figlia di un Visconte operaio e di una Baronessa casalinga si porta in casa il lettore offrendogli un mondo senza imbrogli. Ma nell'offerta qualcosa brucia e qualcosa profuma, poi c'è il cielo, un azzurro modesto che Rosa Sirace insegue sul messale e impara da sua nonna: Antonia Cristallo. E Rosa tutto il cielo che scava lo appende in alto, a cominciare ogni pagina, e spera che bastino le Scritture a far scintillare la terra rivoltata.
Il programma completo di Sciabaca 2018 è disponibile sul sito www.sciabaca.it