La promozione dei territori dell’area jonica della Magna Grecia, al centro dell'accordo siglato tra i Comuni di Matera e Crotone, le consulte studentesche delle due province e il Circolo Velico di Policoro.
La firma del protocollo d'intesa a Matera, nella sala Mandela del Palazzo di Città |
L’accordo, che prevede un programma comune di attività, è stato presentato nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato i sindaci di Matera e Crotone, Raffaello De Ruggieri e Ugo Pugliese, gli assessori alla Cultura dei due Comuni, Giampaolo D’Andrea e Franco Pesce, i presidenti delle commissioni consiliari Cultura, Rossella Rubino e Anna Maria Oppido, il presidente dell’ufficio scolastico di Crotone, Santino Mariano, e il presidente del Circolo Velico, Sigismondo Mangialardi.
Presente anche l’arcivescovo della diocesi di Matera e Irsina, Giuseppe Caiazzo, che a Crotone ha vissuto per trent’anni, dirigendo la Parrocchia di San Paolo Apostolo.
«Siamo qui a rappresentare il fatto – ha esordito il sindaco di Matera, De Ruggieri – che il Mediterraneo non è il mare dei naufraghi, ma è il mare della civiltà. Le comunità di Matera e Crotone sono unite dal nome di Pitagora, ma anche dal fatto che vogliono utilizzare il capitale fisso di storia come leva per lo sviluppo futuro.
Questo è un momento essenziale per rilanciare i valori della classicità e della cristianità che dobbiamo essere in grado di trasferire in Europa. Un’Europa che è nata come Comunità dalle menti e dai cuori di De Gasperi, Schumann e Adenauer non solo per il contesto storico in cui operavano, ma perché erano portatori della cultura cristiano-sociale che l’Europa ha messo da parte a Maastricht diventando Unione. Questo è il senso del nostro accordo: testimoniare questi valori ed è questo il compito che la Capitale della Cultura deve lanciare all’Europa».
«Oggi – ha sottolineato il sindaco di Crotone, Pugliese – due territori si avvicinano nel segno della cultura. È il momento di trasformare le idee in vittorie seguendo l’esempio mondiale di una città come Matera, che ha saputo diventare prima dopo essere stata per anni additata come ultima. Lo ha fatto perché ha una storia e ha saputo recuperare le sue radici. È quello che dobbiamo fare anche noi e il "sistema Magna Grecia" può rappresentare il volano della crescita della comunità».
«A Crotone sono legato profondamente – ha spiegato l'arcivescovo di Matera, Caiazzo – la porto nel cuore sempre, così come porto nel cuore Matera. Appena arrivato qui ho voluto subito prendere la residenza per calarmi completamente in questa realtà che sto amando sempre di più. Matera e Crotone sono unite dalla storia e dalla volontà di proiettarsi nel futuro recuperando le proprie radici, ma sono unite anche nella devozione alla Madonna, di Capo Colonna e della Bruna. Sono comunità impregnate di valori cristiani che vivono con la stessa identica partecipazione».
Al termine degli interventi, il tradizionale scambio di doni tra i sindaci delle due città.