Si è conclusa, con un ottimo riscontro, l’ottava edizione di Milano Golosa, la manifestazione ideata dal Gastronauta© dedicata alla produzione artigianale italiana di nicchia.
Tre giorni di evento in cui oltre 200 artigiani del gusto sono approdati a Milano per portare la loro eccellenza, e accanto ai produttori e agli artigiani, un totale di 67 appuntamenti tra masterclass, cooking show, degustazioni, seminari, approfondimenti.
Da sabato 12 a lunedì 14 ottobre il Palazzo del Ghiaccio è stato animato da giornate piene di cibo, di sapori, di profumi, di momenti di scoperta e di contaminazione, giornate coronate non solo da un gran numero di visitatori, ma soprattutto da un deciso e netto incremento degli operatori di settore partecipanti, un buon 30% in più rispetto all’anno scorso, tutti all’insegna dell’artigianalità, della contaminazione e dell’eco-sostenibilità.
Proprio questo tema è stato infatti uno dei cardini dell’ottava edizione di Milano Golosa: l’obiettivo di quest’anno della manifestazione era riuscire a essere 100% plastic free nei prodotti e nell’allestimento, ma anche dare attenzione alle produzioni sostenibili, riunendo produttori che hanno in comune con la manifestazione la massima attenzione all’ambiente.
Centrale è stato il dibattito di sabato 12 ottobre proprio sulla sostenibilità. Affermano i relatori: “Qualsiasi prodotto può essere migliorato dal punto di vista dell'innovazione scientifica e della produzione per ridurre l'impatto sull'ambiente e sulla salute dell'uomo, soprattutto i prodotti della tradizione gastronomica italiana: la tradizione è un'innovazione riuscita”.
Milano Golosa 2019 si è schierata in maniera ferma e netta nella denuncia contro il protezionismo che colpisce l'agroalimentare italiano, di cui c'è una larga rappresentanza tra gli espositori all'evento, a favore invece dell’unione tra culture e tradizioni gastronomiche differenti.
L’edizione del 2019 ha infatti segnato una svolta nella tradizione di Milano Golosa, puntando sulla contaminazione culturale e gastronomica con Asian Taste, un intero padiglione dedicato all’Estremo Oriente.
E proprio Asian Taste ha incontrato l’entusiasmo del pubblico, che tra dim sum, baozi, cerimonia del tè, filettatura del tonno, masterclass sul sakè ha potuto scoprire o ritrovare l’alto livello della cucina orientale, le tradizioni e le regionalità che tanto la accomunano con quella italiana.
“Quest’anno per Milano Golosa – spiega Davide Paolini, il Gastronauta – è stata un’edizione importante perché si è parlato di temi importanti e di grande attualità.
Si è parlato dei dazi assurdi, americani e non solo, che costituiscono un problema per tutti i prodotti gastronomici italiani venduti all’estero, si è parlato di sostenibilità, e si è parlato di contaminazione, di unione e di abbinamenti non convenzionali, con alcuni dei più importanti ristoratori orientali e milanesi del momento.
L’aumento del 30% degli operatori del settore che ci hanno visitato ha degnamento coronato l’impegno e il nostro successo.”
L’ottava edizione di Milano Golosa ha visto un grande e rinnovato entusiasmo di pubblico e di espositori, nella direzione della contaminazione, di una maggiore attenzione verso il diverso e verso le possibilità che nascono dall’incontro, ma anche una maggiore attenzione verso l’ambiente, permettono la riduzione dello spreco e un utilizzo migliore delle risorse.
"Proprio perché - è stato osservato dagli organizzatori - il cibo italiano è sulla cresta dell'onda nel resto del mondo, dobbiamo aumentarne il valore percepito e aumentare le certificazioni e l'attenzione per l'ambiente, a partire dalla formazione sin dalla scuola elementare per sensibilizzare le nuove generazioni e per modificare il nostro stile di vita e le nostre abitudini in modo virtuoso e quotidiano".
L’appuntamento da segnare in agenda è al 7, 8, 9 novembre 2020 per la nona edizione di Milano Golosa.