Realtà agricole del Sud Italia e Nord Europa a confronto in un’ottica di sviluppo comunitario. È stata questa la finalità della visita, presso l’azienda “I Casali di Postaglianadi”, a San Vito sullo Ionio, borgo montano del Catanzarese, da parte di un gruppo di giovani che dal 24 al 30 giugno saranno in Norvegia.
Un’opportunità per arricchire il proprio background formativo, attraverso l’approfondimento di metodi di colture e produzioni, ma anche attraverso lo scambio culturale e la comparazione tra stili di vita.
Al viaggio in Norvegia parteciperanno anche dieci giovani provenienti dalla Romania e altri dieci dall’Ungheria.
Un’esperienza prevista dal progetto “Green Fingers”, “pollice verde” è il significato equivalente in italiano, proposto dall’Associazione no profit “Jump – Gioventù in riSalto”, una realtà che, coordinata da Pietro Curatola ed Erika Gerardini, punta sul ruolo strategico delle politiche comunitarie per lo sviluppo territoriale, mediante la valorizzazione delle risorse locali, e che al contempo informa e orienta i giovani per operare come cittadini d’Europa.
Ad accogliere il gruppo di visitatori Roberto Galati, contitolare dell’azienda. Suo il compito di illustrare, in lingua inglese, coadiuvato proprio da Erika Gerardini, in questo preview del viaggio: le caratteristiche della realtà produttiva e delle colture di stagione in atto, il contesto sociale e infrastrutturale del territorio, la Calabria, all’interno della quale si inserisce.
Il ripristino del lavoro nei campi da diversi decenni abbandonati, il recupero di semi antichi, il restauro di antichi casali, da qui anche il nome, rappresentano alcune delle peculiarità dell’impresa agricola.
Presente anche la documentarista Vittoria Camobreco che parteciperà allo scambio culturale con il Paese nordico.
Nel corso della visita, per dare contezza del tipo di prodotti proposti dall’azienda, è stato offerto in degustazione il tabasco realizzato con i peperoncini coltivati in loco.
“I Casali di Postaglianadi” sono diventati una realtà da qualche anno per dare vita ad un sogno, quello di un piccolo abitante del luogo di qualche tempo fa, Francesco Brancatella, che da grande avrebbe voluto fare o il giornalista o il contadino.
Giornalista lo è diventato per la tv pubblica, raccontando attraverso i suoi reportage le tante realtà del mondo.
Il sogno di restituire l’anima alla terra, coltivandone i suoi frutti, lo ha realizzato condividendolo con due giovani, la figlia Viola e Roberto Galati.