Sarà possibile visitare fino al 26 maggio la mostra "Cani in posa. Dall’antichità ad oggi", allestita all'interno presso la Reggia di Venaria, nelle Sale delle Arti. Questa è la prima grande esposizione in Italia sulla rappresentazione del cane nella storia dell’arte, con una raccolta di manufatti, sculture, dipinti, incisioni, disegni e fotografie, opera di specialisti animalisti e di alcuni fra i massimi artisti di tutti i tempi, dall’età classica ad oggi.
La mostra, a cura di Francesco Petrucci, è organizzata da Consorzio delle Residenze Reali Sabaude e Glocal Project Consulting srl, da un’idea di Fulco Ruffo di Calabria.
La mostra ha come tema la costante presenza del cane nell’universo figurativo occidentale. Nonostante sia stato per lo più un motivo accessorio nella pittura di storia, questo compagno fedele dell’uomo si è guadagnato nel tempo una sua propria autonomia iconografica.
Secondo solo alla figura umana, il cane è infatti l’animale più rappresentato nella storia dell’arte, a dimostrazione del profondo legame affettivo ed empatico che li unisce, travalicando sovente gli aspetti del decoro formale. In tale contesto, La Venaria Reale di Torino, che fu per secoli il teatro di caccia dell’aristocrazia sabauda, è il luogo più appropriato per presentare una mostra sull’iconografia canina.
L’esposizione è articolata in cinque grandi sezioni: Cani nell’antichità,con sculture e manufatti della civiltà greco-romana; Cani in posa,con ritratti di cani, in posa o in azione (XVI-XXI secolo); Cani, uomini e donne in posa, ove uomini, donne e bambini sono ritratti a fianco di uno o più cani (XVI-XXI secolo); Cani in scena, ove il cane è inserito all’interno di episodi storici, di vita reale, religiosa o allegorica, come presenza costante accanto alla vita dell’uomo (XVI-XXI secolo); Cani immaginari, ove l’immagine del cane è trasfigurata attraverso la fantasia degli artisti, compreso il mondo del fumetto (XVI-XXI secolo).
Prestigiosa la serie di capolavori esposti, a partire dal pompeiano Cave Canem del Museo Archeologico di Napoli, provenienti da importanti musei nazionali ed internazionali, tra questi i Musei Vaticani, gli Uffizi, la Reggia di Caserta, i Musei Civici di Trieste, il Palazzo Chigi di Ariccia, la Galleria Nazionale di Sofia, il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano e il Museo Archeologico Antonio Salinas di Palermo.
Sono presenti opere di insigni artisti tra ‘500 e ‘700, come Jacopo Bassano, Frans Snyders, Luca Giordano, Sebastiano Ricci, Giovan Battista Tiepolo, Antonio Canova, fino a contemporanei come Carlo Carrà, Eliott Erwitt, Keith Haring e molti altri.
La mostra, realizzata in coproduzione dal Consorzio delle Residenze Reali Sabaude insieme alla Glocal Project Consulting con il sostegno finanziario della società inglese Alphashiree Rdb Gallery, diventa un evento dedicato al cane grazie anche alla partecipazione dell’Enci (Ente Nazionale della Cinofilia Italiano), che cura uno spazio all’interno dei Giardini della Reggia di Venaria.
L’organizzazione di raduni ed iniziative animano una sede progettata come naturale luogo di svago e di piacere legato all’arte venatoria, una delle attività umane di cui il cane è emblema principe per antonomasia.
La mostra è sostenuta da aziende italiane ed estere e in particolare di Alphashire, che opera nell’organizzazione di eventi in campo culturale e in iniziative legate al lifestyle con i suoi brand famosi.
La partecipazione del Gruppo inglese costituisce un’altra novità della mostra che ha tra i suoi obiettivi quello di espandere i confini dell’arte anche attraverso formule e collaborazioni nuove in grado di rappresentare al massimo livello la diversità e la spiritualità alla base della pace universale.
Per maggiori informazioni http://www.lavenaria.it/