Nel segno del tema "verdesperanza", ritorna l'edizione 2018 del Macerata Opera Festival, concerti in cantina, aperitivi in loggione, un gran ballo ottocentesco sul palcoscenico più lungo d'Europa, brindando con le Doc delle Marche.
Dopo il successo e i progetti portati avanti nel 2017 dall'Associazione Arena Sferisterio con Imt (Istituto Marchigiano di Tutela Vini), si rinnova anche per il 2018 questa felice collaborazione grazie alla quale il programma del Macerata Opera Festival si arricchisce di numerose proposte legate al territorio e ai suoi vini, in particolare al Verdicchio dei Castelli di Jesi e al suo 50° anniversario della Doc.
"Dal 1967 lo Sferisterio – afferma il sovrintendente Luciano Messi – richiama ogni estate il pubblico più esigente ad applaudire titoli che conquistano gli spettatori e la critica rinnovando la speciale "magia" di uno spazio ampio ma allo stesso tempo intimo, con un'acustica naturale perfetta per il teatro d'opera. Anche per questo le migliori realtà imprenditoriali e produttive del territorio, come quelle rappresentate da Imt, sono al fianco dell'Arena per sostenerne l'attività e cogliere insieme ad essa le enormi potenzialità offerte dall'afflusso di turisti legato al Festival che richiama ogni anno oltre 35.000 presenze paganti".
Il legame con Imt risulta particolarmente attinente al tema del festival 2018 che è #verdesperanza, pensato dal sovrintendente Luciano Messi, dalla direttrice artistica Barbara Minghetti e dal direttore musicale Francesco Lanzillotta in stretto rapporto con la comunità territoriale. I temi attorno ai quali si snoderà la programmazione artistica della prossima estate sono quelli del verde, dell'ecologia e della sostenibilità, per un'arte della "speranza" che operi gettando nuovi semi per un futuro migliore e che intrattenga, fra l'altro, uno stretto rapporto con altre realtà che si occupano di questi temi, dialogando intorno alla sostenibilità tramite l'interazione tra cultura, natura e territorio.
In quest'ottica sono state scelte le tre opere in scena allo Sferisterio dal 20 luglio al 12 agosto: "Il flauto magico" di Mozart, "L'elisir d'amore" di Donizetti e "La traviata" di Verdi proposte in tre allestimenti che declinano alcuni aspetti specifici del tema, in particolare i quattro elementi naturali. Il capolavoro di Mozart, con l'acqua e il fuoco come elementi della drammaturgia e una nuova idea registica di Graham Vick legata al mondo di oggi, che non mancherà di far discutere; "L'elisir d'amore" (un vero "Elisir da mare") si svolge, nell'idea registica di Damiano Michieletto, su una spiaggia, quindi fra sabbia e mare, terra e acqua; "La traviata", nella storica produzione di Svoboda, ha la sua maggiore caratteristica nello specchio, uno specchio d'acqua riflettente. Tutto il Festival, e con esso l'intera città e il territorio, sarà quindi connotato di verde per una nuova nascita portata dalla cultura, invasiva e diffusa grazie anche al charity partner Cai- Club Alpino Italiano.
"Il Verdicchio dei Castelli di Jesi – afferma Alberto Mazzoni (direttore dell'Istituto Marchigiano di Tutela Vini) – prodotto in alcuni centri della provincia di Macerata come Apiro e Cingoli, festeggia il cinquantesimo anniversario della Doc e per l'occasione sarà presente insieme ad altri vini Doc del comprensorio (Colli Maceratesi Ribona, Rosso Piceno, Vernaccia di Serrapetrona, Verdicchio di Matelica) a degustazioni in luoghi importanti e utili a far capire la biodiversità e le specificità di questi prodotti".
Per Antonio Centocanti, presidente Imt: "Sono ormai diversi anni che collaboriamo con Sferisterio e Macerata Opera Festival, l'intento è quello di promuovere il nostro territorio e lo facciamo mettendo insieme le nostre eccellenze, dai prodotti, alla cultura, l'arte, la gastronomia. Per questo voglio ringraziare gli amici dello Sferisterio che condividono con noi questa grande mission e il ruolo di promuovere la nostra bellissima terra".
Grazie alla collaborazione con Imt, durante il festival il pubblico internazionale che ogni anno anima Macerata potrà arricchire la propria esperienza con un articolato programma che lega musica e vino e che comprende:
Concerti in cantina. Sei appuntamenti nelle cantine più suggestive del territorio per promuovere il Verdicchio e altri vitigni autoctoni, caratteristici della zona e unici per i profumi e il suo carattere. La degustazione sarà preceduta da concerti da camera fra le botti e i paesaggi più suggestivi dei colli marchigiani.
Aperitivi in loggione con le Doc marchigiane. Tornano, grazie alla collaborazione con Ais e con più disponibilità di posti, gli aperitivi in loggione che hanno fatto furore nel 2017. Nelle dodici serate d'opera in calendario, nel punto più alto del teatro, da dove si gode un magnifico panorama, dai Monti Sibillini al Mare Adriatico, 80 ospiti potranno degustare il bianco Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc e il Rosso Colli Maceratesi Doc.
Libiamo e danziamo con il Verdicchio dei Castelli di Jesi. Dopo l'ultima rappresentazione della Traviata (11 agosto), appuntamento notturno sul palcoscenico dello Sferisterio, per un originale gran ballo ottocentesco in costumi d'epoca che sarà l'occasione per brindare con il Verdicchio dei Castelli di Jesi e festeggiare i cinquant'anni della Doc.