Stringere un rapporto diretto tra produttori e consumatori, sostenere le produzioni locali di eccellenza e offrire durante l'anno la possibilità di un turismo rurale e più sostenibile, sono alcuni degli obiettvi che si prefigge il progetto "Gli orti della dieta mediterranea".
Un momento della presentazione |
Sono stati illustrati nel corso della presentazione tenutasi presso il Palazzo Vinciprova di Pioppi, fraz. di Pollica(Sa), famosa sede del Museo vivente della dieta mediterranea, dal direttore Valerio Calabrese.
Si è parlato di uno stile di vita legato alle tradizioni del passato per il rilancio del territorio e quale sfida per creare nuove opportunità nel mondo dell’occupazione giovanile.
Lo stesso direttore del Museo, che vuole essere un punto di riferimento ed anche per ciò che gli compete motore propulsore di idee e attività, ha esposto in sintesi le iniziative messe in atto durante il 2018 per creare una rete sinergica tra tutte le realtà sociali ed economiche del Parco del Cilento.
Il Museo vivente della dieta mediterranea è il principale tributo di Pioppi ad Ancel Keys, lo scienziato statunitense che per oltre 40 anni ha condotto gli studi sulla dieta che nel 2008 ha ottenuto dall’ Unesco il riconoscimento di Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità.
Tra i diversi relatori intervenuti, Michele Buonomo, dirigente di Legambiente. Ha spiegato come il progetto sull’ adozione di un orto discenda da un'idea che giunge da lontano. Già da molti anni si sono diffusi in Campania gli orti urbani che oggi sono diventati un importante punto di riferimento naturalistico per tutte le fasce d’età: dagli studenti ai pensionati.
L’ adesione al progetto consiste nell’ adozione di un terreno attraverso il portale web www.ortidelladietamediterranea.it che permette di seguire, nelle diverse fasi dell’ anno, lo stato dell’ orto o della vigna attraverso foto e video. L’ adozione implica il versamento di una quota annuale fissa, verso cui viene corrisposta una determinata quantità di prodotti biologici e di stagione.
Durante l’ anno è offerta anche la possibilità agli “adottanti” di visitare e lavorare l’ orto per un fine settimana, attraverso la creazione di pacchetti personalizzati per la realizzazione di un vero e proprio turismo rurale.
Il progetto mette in rete piccole aziende agricole biologiche, agriturismi, fattorie didattiche e sociali, puntando alla creazione di nuovi orti e nuove imprese nel territorio del Parco del Cilento.
La dieta Mediterranea è nata dal viaggio e dall’ incontro. Per questo motivo, è stato dichiarato, bisogna dare la possibilità di adottare a distanza un orto, a chi vivendo nelle città affollate, vuole riscoprire la tradizione e la vita sana a contatto con la natura e con i cibi sani della terra. Alla fine della serata, le degustazioni delle varie specialità della dieta mediterranea sono state accompagnate oltre che da un ottimo vino anche dal gruppo musicale “I nuovi musici” che ha allietato la serata con canti tradizionali e natalizi.