Prosegue il progetto "Futuro di seta", avviato lo scorso anno con la mostra sull’arte serica, organizzata a Catanzaro dal Club per l'Unesco. Presentato nei giorni scorsi, intende perseguire varie finalità di interesse sociale.
La prima fase è ideata e promossa a livello culturale dal Club per l'Unesco di Catanzaro in collaborazione con Arsac (Azienda regionale per lo sviluppo dell'Agricoltura calabrese) e Consolidal Ets di Catanzaro.
Il progetto intende far riscoprire una tradizione di eccellenza, un passato luminoso che portò le tessiture dei territori calabresi, damaschi, paramenti sacri e altri pregiati manufatti, ad essere particolarmente aprezzate in Europa.
Acquisita questa consapevolezza si cercherà di accendere una “scintilla” per sollecitare le comunità locali e le istituzioni a programmare la ripresa di un'attività produttiva di eccellenza.
Un progetto di filiera della tessitura, dal baco alla seta, che possiede la forza di un'importante tradizione, per generare occupazione di qualità e contribuire, al contempo, alla ricostruzione di un’identità perduta.
Tra gli obiettivi l'attivazione di percorsi educativi e formativi per i giovani, di relazioni con operatori della seta anche al di fuori della Calabria e la promozione di un dialogo multiculturale seguendo le “vie della seta” nel mondo.
L'incontro tenutosi a Catanzaro ha messo a confronto un primo gruppo di persone accomunate dall’obiettivo della ripresa dell’allevamento del baco.
Successivamente al fine di agevolare ed incoraggiare la ripresa della coltivazione del gelso e dell’allevamento del baco per la produzione dei bozzoli, l’Arsac fornirà gratuitamente i telaini con “semi-uova ” di baco ed il gelso, nonché la necessaria assistenza ed illustrazione delle modalità da seguire per la crescita del baco.
Si seguirà il metodo tradizionale di allevamento che numerose famiglie svolgevano nelle proprie case. Constatato l’entusiasmo suscitato dal progetto ed i diffusi ricordi di una tradizione ancora viva, appare concreta l’ipotesi di un'adesione sempre più numerosa al progetto.
Verso fine giugno è prevista l'organizzazione di un nuovo evento, la “Fiera del Baco da Seta”. L'iniziativa vuole: offrire la possibilità di confronto tra chi ha provato ad allevare il baco per la prima volta, mediante l'incontro con operatori della seta già avviati, promuovere la divulgazione del progetto anche con il supporto di testimonial, quali stilisti, designers, produttori nazionali ed esteri. All’interno della fiera sarà anche possibile vendere i bozzoli di alta qualità per far conoscere la produzione locale.
Le fasi successive saranno attivate dagli operatori che avranno condiviso l’idea di ripresa dell’arte serica. In particolare durante la fase di avvio della produzione della tessitura, in attesa di formare nuovi operatori, si impiegheranno tessitori ed esperti già presenti in Calabria.
Tra le azioni previste dal programma esecutivo: la coltivazione di gelsi su terreni agricoli di proprietari che ne avranno dato la disponibilità, l'individuazione di un centro di raccolta dei bozzoli, la realizzazione di una filanda, attrezzare un laboratorio tessile con telai avanzati che consentano la realizzazione di qualsiasi tipo di tessuto, un laboratorio di sartoria e confezionamento, uno spazio espositivo destinato a museo e di uno spazio espositivo destinato alla vendita.
Il Club per l’Unesco di Catanzaro continuerà ad offrire la disponibilità per la consulenza culturale sulla storia dell’arte serica e sulle Vie della Seta nel mondo.